Abbiamo già avuto modo di recensire libri pubblicati da Lakṣmī, casa editrice italiana molto speciale, poiché porta la filosofia e la saggezza orientali in un Occidente ancora troppo materialista (e che sta investendo come un fiume in piena e condizionando lo stesso Oriente con il suo materialismo) attraverso la diffusione di opere specializzate, molto attente, tra l’altro, alla traslitterazione del sanscrito.
Tra le ultime interessanti pubblicazioni vi è Il cuore dell’āyurveda, antologia di brani tratti dai classici dell’āyurveda antico, curata da un esperto in materia, il dott. Ernesto Iannaccone, medico specialista in igiene e medicina preventiva, che dal 1985 si interessa di India e di filosofie orientali. Le conoscenze legate all’āyurveda da lui apprese nel corso degli anni le ha sintetizzate in questo corposo libro ispirato ai primi fondamentali testi di questa “scienza” o meglio “conoscenza della vita”, ovvero il Charaka Samhita, il Sushruta Samhita e l’Ashtanga Hridaya Samhita, tutti redatti oltre 2000 anni fa. Una saggezza antica. Testi che disvelano non solo la struttura anatomica e fisiologica del corpo umano e le cause del sorgere delle malattie, la loro diagnosi e le cure, la farmacologia e le terapie di purificazioni, ma spiegano elementi di chirurgia, sino a giungere alle otto branche dell’āyurveda, contenute nell’opera relativamente più recente, l’Ashtanga Hridaya Samhita, che “chiude” un fervido straordinario periodo intellettuale, filosofico e culturale dell’India antica. Come sottolinea l’Autore, i testi pubblicati dopo questi tre grandi classici dell’āyurveda non sono altro che mere ripetizioni.
Per chi vuole davvero addentrarsi in questa “conoscenza della vita” può quindi far riferimento alle tre opere redatte da Caraka, Suśruta e Vāgbhaţa, ben spiegate nel volume Il cuore dell’āyurveda. Tra gli aspetti interessanti del testo del dott. Iannaccone vi è l’interrelazione fra mitologia, medicina, religione, cultura, letteratura, cui si aggiungono elementi di yoga. Questo perché lo stesso āyurveda è nato, si è sviluppato e si è fondato su tutti questi aspetti caratterizzanti l’India del passato, quando ancora il subcontinente non aveva subito né il colonialismo inglese, né la lacerante partizione. Se si guarda infatti all’India antica, si rimane affascinati dal fiorire di idee legate a tutti i saperi: un vero scrigno che mai deve essere dimenticato, né tanto meno deformato.
È quindi importante restituire dignità a tutte quelle nozioni provenienti dall’India e in genere dall’Asia che possono aiutare l’uomo occidentale a migliorare il suo modo di vivere, in un senso olistico. È importante valorizzare le culture “altre”, per smitizzare l’idea che solo l’uomo europeo, occidentale abbia modernizzato la società.
Il cuore dell’āyurveda dimostra quanto noi, piccoli granelli nell’Universo, dobbiamo ancora apprendere per ricongiungerci con quelle tradizioni del passato che possono aiutarci a costruire un futuro migliore, rispettoso dell’uomo nella sua totalità.
Silvia C. Turrin
IL CUORE DELL’ĀYURVEDA
Antologia di lezioni dai testi classici dell’āyurveda
di Ernesto Iannaccone
pagine 376
€ 30.00