Anche in Provenza il periodo dell’Avvento è particolarmente sentito, tanto che gli è stato attribuito un nome specifico, ovvero tempo “calendal”, che comprende le quattro domeniche prima del Natale.
Come ricordo nel mio Romanzo “Un’altra Vita in Provenza” (le cui copie cartacee sono praticamente esaurite… e per quanti me lo hanno richiesto mi attiverò per una nuova riedizione…), l’espressione «Calendau, alo» è ancora molto diffusa nel Midi francese. Sono parole tipicamente provenzali che indicano tutto ciò che riguarda il periodo natalizio.
«Calendau» riprende le famose calende, che designavano – ai tempi dei Romani – il primo giorno di ogni mese. In questo caso, «Calendau, alo» si riferisce alla magia del tempo di Natale, mentre “Calèndo” indica i cibi e i regali natalizi, ma anche l’agrifoglio usato per decorare la tavola.
In passato, questa fase dell’anno in terra provenzale era scandita da numerose tradizioni. Per esempio, l’Avvento veniva annunciato per le strade, a suon di tamburelli e galoubet (una sorta di piffero di registro acuto diffuso in Provenza).
Tra le usanze in voga ancora oggi vi è quella di preparare una ghirlanda di foglie sempreverdi (o con bacche) da posizionare al centro della tavola o accanto all’ingresso di casa. Sopra la ghirlanda erano poste quattro candele. Ogni domenica di Avvento viene accesa una candela simbolo di gioia e di luce.
Visitare la Provenza in questa fase dell’anno è davvero suggestivo, grazie ai tipici addobbi luminosi che impreziosiscono ancor di più vari angoli di borghi e città.
Aix-en-Provence è certamente una delle mete che consiglio, perché è davvero magica nel periodo natalizio, tra luminarie, marchés de Noël imperdibili, piazze decorate e le scritte in provençal proiettate sui muri cittadini.