In questo clima politico-internazionale di follia, in cui si inserisce pure la voce di Obama – che sta gettando al vento le speranze di chi l’aveva votato credendo in un cambiamento, ma come i suoi predecessori si sta dimostrando un guerrafondaio per salvaguardare “gli interessi” USA e il business (come dicono le persone avvezze al far soldi “facili”) delle poche industrie-multinazionali americane al comando – le uniche voci alternative contro la guerra sono ormai poche.
La crisi economica e sociale globale voluta dall’alto (da un’èlite come in un romanzo alla Orwell) è riuscita a zittire le voci dei vecchi, ampi movimenti no war sparsi ai quattro angoli del mondo, che manifestavano contro le guerre in Iraq (inizio anni Novanta la prima, 2003 la seconda), in Afghanistan, e prima ancora in Corea e in Vietnam…
Una lode va di certo a Papa Francesco, una delle poche voci autorevoli che si ergono a favore della Pace.
«Quando l’uomo pensa solo a sé stesso, ai propri interessi e si pone al centro, quando si lascia affascinare dagli idoli del dominio e del potere, quando si mette al posto di Dio, allora guasta tutte le relazioni, rovina tutto; e apre la porta alla violenza, all’indifferenza, al conflitto. […]
Ognuno si animi a guardare nel profondo della propria coscienza e ascolti quella parola che dice: esci dai tuoi interessi che atrofizzano il cuore, supera l’indifferenza verso l’altro che rende insensibile il cuore, vinci le tue ragioni di morte e apriti al dialogo, alla riconciliazione […]
La guerra segna sempre il fallimento della pace, è sempre una sconfitta per l’umanità. […] Fratelli e sorelle, perdono, dialogo, riconciliazione sono le parole della pace: nell’amata Nazione siriana, nel Medio Oriente, in tutto il mondo! Preghiamo […] per la riconciliazione e per la pace, lavoriamo per la riconciliazione e per la pace, e diventiamo tutti, in ogni ambiente, uomini e donne di riconciliazione e di pace. Così sia».
(breve estratto dalla VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE
PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Sagrato della Basilica Vaticana
Sabato, 7 settembre 2013)
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Stanno distruggendo un Paese ricco di storia, cultura, arte, che profuma di coriandolo e cannella, per controllare a livello geostrategico l’Eurasia; non potendo muovere guerra all’Iran, gli USA e le nazioni amiche in combutta coi loro interessi vogliono attaccare la Siria, alleato di Russia, Cina e appunto Iran.
La Guerra Fredda non è in realtà terminata con il crollo dell’URSS. Ha mutato sembianze, dinamiche, è diventata più complessa, ma alla fine l’obiettivo rimane quello del controllo dell’Heartland (come diceva il mio vecchio prof. di Relazioni Internazionali di Scienze Politiche, Carlo Maria Santoro) e ovviamente delle preziose risorse energetiche eurasiatiche… Il prof. Santoro ci diceva: “non immaginate quanto siano avanti i programmi militari e strategici USA! Se voi pensate a piani quinquennali o decennali, sbagliate… i loro programmi sono a medio-lungo termine e includono così tanti elementi, fattori, ipotesi che è impossibile comprendere pienamente tali piani senza avere una cultura geostrategica… gli interessi americani sono il centro di tutto…”
Silvia C. Turrin
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CONTRO LA FUTILITA’ DELLA GUERRA…
“In 1965 Vietnam seemed like just another foreign war
But it wasn’t
It was different in many ways, as so were those that did the fighting
In World War II the average age of the combat soldier was 26
In Vietnam he was 19”
Paul Hardcastle – 19
“All we are saying is give peace a chance”
John Lennon- Give Peace a Chance
“War – What is it good for? – Absolutely nothing!”
Edwin Starr – War (What Is It Good For?)