Elena Cordara e Juliana Gomes Da Silva si sono incontrate grazie al risveglio – che sta avvenendo ormai da diverso tempo in tutto il mondo – della Dea. Per il tramite della stessa passione per Madre Natura e per l’antica tradizione della dea, Elena e Juliana hanno iniziato a percorrere lo stesso cammino esperienziale che le ha portate a realizzare a quattro mani il libro La Dea Oltre il Tempo (Edizioni del Cigno, 2015). Il volume, scritto con un linguaggio semplice, vuole fare chiarezza in merito al culto della dea, ispirandosi in parte al lavoro già compiuto negli Stati Uniti da Phyllis Curott e da Raymond Buckland.
Le Autrici illustrano il simbolismo legato alla Dea e come essa sia strettamente connessa ai cicli naturali. Da qui l’importanza delle celebrazioni della Ruota dell’Anno, cui è dedicato un capitolo a sé. Queste feste, spiegano Elena e Juliana, sono collegate ai solstizi (d’inverno e d’estate) e agli equinozi (di primavera e d’autunno), e ad essi si aggiungono altre date importantissime, connesse all’elemento Fuoco. Sono feste in simbiosi coi cicli della natura, un tempo seguiti diffusamente dalle comunità agricole, poi dimenticati per effetto di vari processi di modernizzazione, ma oggi riscoperti e rivalorizzati.
Un altro capitolo sintetizza quali strumenti e quali procedure vengono impiegate dalle seguaci contemporanee della Dea Madre per portare avanti questa tradizione. Si nota un forte collegamento con quanto affermato millenni fa in Oriente, ovvero la centralità dell’armonia tra spirito, energia e corpo. Questa unità è essenziale per operare una guarigione nel microcosmo, così come nel macrocosmo. Da qui la necessità di lavorare sugli elementi, connessi ai chakra. Altresì importante, spiegano le Autrici, è la creazione di un cerchio di protezione, che è simbolo antico di tante celebrazioni. Altri Capitoli si concentrano sull’uso di erbe e cristalli, elementi indispensabili per lavorare sulle energie sottili.
Il pregio centrale de La Dea Oltre il Tempo è quello di riconnettere l’essere umano a Madre Natura, ai suoi cicli e ai suoi habitat, rivelando così una dimensione ecologica di questa tradizione. Inoltre, il volume sottolinea come vi sia “altro” oltre la materia e come l’energia possa essere modificata in una direzione positiva per guarire non solo le ferite dell’uomo, ma anche quelle – infertale da approcci moderni e postmoderni eccessivamente materialisti e individualisti – di Madre Terra.
Silvia C. Turrin