Il nuovo numero di SMA Notizie è disponibile. Si tratta di una preziosa rivista per capire i vari volti dell’Africa, partendo da svariati punti di vista, considerando le culture, i popoli, la storia, le dinamiche politiche, economiche, i problemi ambientali, gli slanci innovativi.
La copertina del nuovo numero rimanda al tema del Focus che ho curato personalmente, in coordinamento con p. Marco: l’argomento riguarda i cambiamenti climatici, che stanno sconvolgendo la vita delle popolazioni di molti paesi dell’Africa. I più vulnerabili, come al solito, sono i più poveri, che vivono in regioni semi-desertiche, o in luoghi più esposti alle inondazioni.
Sono molti altri gli argomenti sviluppati in questo numero di SMA Notizie. Si parla del Togo e del Ghana e dei progetti concreti a favore dei bambini sieropositivi.
Inoltre, si ricorda P. Gigi Maccalli, missionario SMA rapito in Niger il 17 settembre 2018. Oltre un anno è già trascorso. Un anno scandito da preghiere, speranze, veglie. Ne parla P. Marco Prada in un articolo commovente e intriso di fede.
E poi uno scritto molto coinvolgente di P. Mauro Armanino, da Niamey, che racconta la storia di Bless, scandita da guerre, tentativi di attraversare il Mediterraneo, e tentativi di cambiare vita trovando un po’ di pace.
In SMA Notizie c’è un altro mio articolo, in cui parlo di Julius Nyerere, il Mwalimu, Maestro.
E per la Storia dell’Africa andiamo sulle coste africane dell’Oceano Indiano, approfondendo le città-stato della costa swahili.
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Di seguito segnalo un breve estratto del Focus incentrato sulle conseguenze in Africa dei cambiamenti climatici. Uno degli effetti è l’aumento dei cosiddetti migranti ambientali.
Migranti ambientali
I cambiamenti climatici stanno aumentando il numero dei cosiddetti “migranti ambientali”. Sono persone costrette a lasciare i loro paesi d’origine a causa della siccità, o delle inondazioni o di altri fattori connessi ai mutamenti climatici. Anche questo è un fenomeno non nuovo. Basti ricordare che dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone sono fuggite a causa degli eventi meteorologi estremi. Nel 2050 si calcola che saranno circa 250 milioni i migranti ambientali (si veda L’Articolo 1 -, Edizione 5, Fondazione Pietro Nenni). In Europa, solo Svezia e Finlandia riconoscono uno status giuridico, quindi diritti, ai migranti ambientali. Dai dati emerge anche un dato importante.
Secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre (Idcm), i migranti abbandonano la propria terra non tanto per le guerre o per le persecuzioni: l’85% di loro decide di lasciare la propria casa a causa di eventi meteorologi estremi (per approfondire si veda il libro Guerra all’acqua: La riduzione delle risorse idriche per mano dell’uomo, AA.VV.). Sono persone che cercano quindi un luogo dove vivere, dove vi sia la possibilità di avere acqua pulita e cibo. Sono persone che desiderano semplicemente soddisfare i loro bisogno basilari, di sussistenza.
Continua in SMA Notizie n.146