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40 anni fa l’inizio della dittatura nazi-fascista di Pinochet in Cile appoggiata dagli USA

Sono trascorsi 40 anni dal colpo di stato in Cile, ordinato e guidato dal generale Augusto Pinochet con l’appoggio dei servizi segreti e militari statunitensi e con il beneplacito della borghesia cilena, intimorita di perdere i propri privilegi dalle riforme socialiste di Salvador Allende. Era l’epoca in cui – in tutto il mondo – si parlava di “pericolo rosso”, di pericolo comunista, come per dire che chi appoggiava un governo di tale orientamento politico poteva solo temere il peggio: impoverimento sociale ed economico; censura ecc.

Come ha dimostrato il caso cileno, la vera dittatura l’ha imposta un governo militare fascista guidato da un uomo che ha sostenuto torture, omicidi e sparizioni di donne e uomini che volevano semplicemente la libertà e la vera democrazia.

Sotto il governo di Pinochet (durato per un’infinità di tempo, ben 17 anni! dal 1973 -1990), le forze armate e di sicurezza cilene – secondo i dati di Amnesty International, uccisero o fecero sparire oltre 3000 persone. Migliaia di persone furono torturate. Altre migliaia furono costrette all’esilio.

Un’ecatombe… come la borghesia cilena abbia potuto appoggiare simili fatti orrendi solo per mantenere intatti i propri quattro denari?, cos’è più importante? La libertà o l’avidità di conservare un pugno di soldi – in verità effimeri – sotto un regime dittatoriale?

Quell’epoca “mi appartiene” indirettamente, perché quelle prepotenze, quelle torture, quelle sparizioni non si possono dimenticare, anche se non sono state vissute in prima persona.

30 marzo, ore 17. La convocazione.

Come sempre le madri vanno con l’urlo chiuso in gola.

Vogliamo i nostri figli, diteci dove sono!

Quattro del pomeriggio, escono dalla casa.

Scoppia la repressione, la polizia va a caccia, ne portano via tremila.

Prendono sei madri, puntano il fucile.

10 aprile. 11 del mattino.

La piazza gremita, la gente gridava.

Ho sentito che nelle mie vene il sabgue esplodeva

Che in ogni battito il mio corpo piangeva.

JORGE, ROBERTO, RAÙl, MANUEL,

MANELY, MARÌA, ELENA, ARIEL.

Realtà che brucia come una condanna

Poesia intitolata “Realtà” scritta da Hebe, una delle madri di Plaza de Mayo…un altro luogo in America Latina dove la dittatura fascista ha calpestato, annullato la libertà…

***

è interessante il seguente video in cui il bravo giornalista australiano John Pilger intervista Duane Clarridge, ex agente della CIA che ha contribuito a far sparire e torturare insieme ai suoi “ragazzi” cresciuti a pistole e hamburger, migliaia di persone in Cile e in tutta l’America Latina. Clarridge difende a spada tratta l’operato della CIA e degli USA, negando ostinatamente il terrore e gli omicidi perpetrati. Questa intervista è un estratto dell’illuminante documentario The War On Democracy realizzato qualche anno fa da Pilger

I seguenti dati sono tratti da materiale raccolto da Amnesty International:

Nel 1991, il “Rapporto Retting” dichiara che 2296 persone hanno subito violazioni dei diritti umani e sono state uccise dalle forze di sicurezza per ragioni politiche e che poco meno di 1000 sono state vittime di sparizione forzata.

Nel 2004, la Commissione Valech presenta un rapporto supplementare che documenta 28.459 casi di detenzione illegale, seguita nella maggior parte dei casi da tortura.

La revisione finale delle conclusioni della Commissione Valech porta a oltre 40.000 il numero delle vittime di violazioni dei diritti umani tra il 1973 e il 1990. Il numero ufficiale delle persone uccise o scomparse è di 3216 mentre quello delle persone che hanno subito detenzione politica e/o tortura è di 38.254.

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