Sul numero 62 della rivista Vivere lo Yoga (maggio-giugno 2015) è pubblicato il mio articolo Affrontare la primavera senza stanchezza e insonnia.
Eccone un breve estratto:
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Primo passo: depurarsi
La stanchezza psicofisica che si sente soprattutto in primavera è dovuta in molti casi a un eccesso di tossine. Cibi contenenti zuccheri e grassi, la ridotta attività fisica, i ritmi biologici invernali possono contribuire ad affaticare il fegato, la cui attività risulta in genere maggiore proprio nella stagione fredda. Il fegato scinde le sostanze pesanti che ingeriamo trasformandole in composti meno nocivi e più facilmente eliminabili. Quando il fegato è in una forte situazione di squilibrio si possono avere ripercussioni anche in altri sistemi del corpo, incluso il sistema nervoso. Ecco perché chi presenta disturbi al fegato risulta facilmente irritabile.
Sia la medicina cinese, sia la moderna naturopatia occidentale hanno confermato ciò che i nostri avi già sapevano: che in primavera è importante depurare il fegato assumendo erbe e piante specifiche.
Una pianta toccasana per eccellenza in primavera è il tarassaco, utilizzato dai nostri avi proprio perché capace di purificare l’organismo dalle sostanze tossiche, sostenendo al contempo un sano metabolismo. Chiamata anche “dente di leone”, questa pianta, diffusa sia nel nord, sia nel sud d’Italia, a partire dal 1500, in Europa è diventata una panacea nel cambio di stagione grazie alle sue proprietà disintossicanti, tanto che per un certo periodo si è parlato di “tarassacoterapia”.
L’altro aspetto che ne ha accresciuto la popolarità è il fatto che della pianta si possono utilizzare non solo le foglie (crude in insalata), ma anche le radici, da consumare cotte o al vapore. Anche i boccioli floreali sono utilizzabili: basta conservarli in salamoia o sottaceto. Il tarassaco depura anche il sangue, per effetto delle sostanze amare in esso contenute, stimola la diuresi e incrementa la funzionalità epatica. Questo insieme di fattori favorisce l’eliminazione delle scorie e delle sostanze tossiche da parte dell’organismo.
Insalata di tarassaco
Raccogliere foglioline fresche di tarassaco primaverile. Aggiungervi lattuga e cicoria. Lavare bene le verdure e tagliarle. Riporle in un’insalatiera unendovi mezza cipolla tagliata fine e un cucchiaio abbondante di semi di zucca o di sesamo. Per la vinaigrette: olio extravergine, limone, sale, pepe, qualche fogliolina tritata di coriandolo. Guarnire a piacere con fiori di tarassaco.
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