Ci sono libri che si vorrebbero tenere sempre con sé. Libri che si leggono tutto d’un fiato e che poi vengono riletti una seconda e una terza volta, ancora e ancora. Questo è il caso di Thónbàn Hlá. La leggenda, una storia singolare, unica nel suo genere, risalente a un’epoca remota, salvata dalla polvere del tempo e raccontata, rielaborandola secondo l’Immaginale, da Selene Calloni Williams.
È una storia che ha emozionato e incantato tante persone quando, per la prima volta, fu pubblicata. Con il consenso degli sciamani del Myanmar e con il benestare delle anime visibili e invisibili, questa antica, potente e straordinaria leggenda venne diffusa dall’Autrice, Selene Calloni Williams, all’inizio del nuovo millennio – il secondo considerando il calendario gregoriano. Per gli induisti siamo nel centro del Kali Yuga, un’era definita complessa, di discordia e di caos.
In verità, come ci rivela in modo sottile e simbolico Thónbàn Hlá. La leggenda, i contrasti e i tumulti del mondo possono essere visti da un’altra angolazione.
Come mi confidò Selene Calloni Williams alcuni anni, nel corso di una lunga e bellissima intervista: «Credo nella ciclicità, ma nella ciclicità dell’attimo; quindi una persona può vivere in se stessa tutte quante le epoche nell’arco di una vita. Dipende dalla persona scegliere in quale periodo fermarsi e in quale avere la forza di fermarsi se lo desidera. Trovo che nella nostra epoca ci siano aspetti aberranti, ma anche meravigliosi. Vedo una simultaneità, un’età del bronzo, ma anche dell’oro. Dipende dal nostro approccio in quale epoca vogliamo vivere. Possiamo scegliere e agire di conseguenza, per un cambiamento».
Ecco… Thónbàn Hlá. La leggenda è una storia di potere capace di trasmutare il bronzo in oro, il caos in armonia. Leggendola ci si immerge nel puro amore e nella bellezza.
Quando fu dunque pubblicata per la prima volta, la leggenda di Thónbàn Hlá ha permesso a tante persone di intraprendere un cammino di crescita, perché la storia è [anche] uno strumento di counselling, capace di unire il lettore al campo di memorie collegato al proprio albero genealogico.
Ma chi è o cosa rappresenta Thónbàn Hlá?
Thónbàn Hlá è la “Tre Volte Bella”. Rappresenta lo spirito della bellezza, desiderato, fortemente anelato, ma spesso non riconosciuto per effetto dei luoghi comuni, dei condizionamenti e delle percezioni alterate.
Thónbàn Hlá era donna incredibilmente bella. Si narra, scrive Selene Calloni Williams, che Thónbàn Hlá fosse la regina Okkalaba. A causa di invidie, menzogne e giochi di potere Thónbàn Hlá venne isolata.
Thónbàn Hlá. La leggenda è una storia che ci insegna come le falsità e i condizionamenti ci possano privare della reale bellezza. È una storia che ci fa comprendere come una mente inconsapevole sia più facile da ingannare.
Thónbàn Hlá. La leggenda è un libro potente, perché in esso sono contenute le “formule psichiche della creazione immaginale”; sono formule che permettono di scandagliare la propria anima e le anime dei propri antenati.
Soprattutto, Thónbàn Hlá. La leggenda è un libro magico. Come tutti i libri magici ritornano, si ripresentano, perché invocati da quelle forze impalpabili che ci circondano e in cui siamo immersi. È stato pubblicato alcuni anni fa e questo libro magico ha “parlato” a tante persone, elargendo insegnamenti sui mondi del transito e sull’arte del morire e del vivere. Ecco perché è anche un testo di sciamanismo.
Questo libro magico è ritornato a parlare, per volontà di tutti coloro che lo hanno cercato e richiesto. Ed ecco la sua riedizione, in cui si ottengono – fra l’altro – le chiavi per creare il “mandala visionario”, attraverso il quale si avvia un lavoro di counselling e di psicogenealogia.
Thónbàn Hlá. La leggenda è anche un viaggio. È un’intensa e appassionante esplorazione nel cuore della Birmania, tra stupa, divinità e natura. Un viaggio che porta a Bagan e sul monte Popa, dove vivono gli dèi.
Tutto questo e altro ancora racchiude il libro magico Thónbàn Hlá. La leggenda…
Da leggere per trasmutare alchemicamente il piombo in oro, risvegliando la nostra bellezza e la bellezza del mondo.
Silvia C. Turrin
