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Culture Nature Magazine 4 – settembre/ottobre 2012

Editoriale

n° 4 – settembre/ottobre 2012

 

 

Il pensiero qui citato di Victor Hugo si presta a tante riflessioni e interpretazioni. Personalmente, mi piace leggerlo in chiave metaforica, in questo senso: ciascun individuo coltiva la propria esistenza spargendo semi buoni o amari. Le realizzazioni personali saranno quindi più o meno positive a seconda di ciò che si è seminato. Gli effetti positivi o negativi non solo ricadono sull’individuo stesso, ma anche sulle altre persone, vicine o lontane, quindi sull’intera società e sull’ambiente. Mai come in questa fase storica dobbiamo riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte e azioni, che possono influenzare gli altri e l’ecosistema nel suo complesso. Se vogliamo pensare in termini di evoluzione dobbiamo fermarci e ponderare bene le conseguenze delle nostre scelte politiche, economiche, sociali, culturali. Ogni scelta, anche la più piccola, può fare la differenza in senso positivo. Lo ha dimostrato un umile coltivare del Burkina Faso, Yacouba Sawadogo – di cui parlo nella sezione dedicata all’Africa – che è riuscito ad avviare una piccola rivoluzione ecologica ed economica in una terra che stava progressivamente diventando arida a causa del riscaldamento globale del pianeta. La sua storia dimostra quanto sia importante per ogni individuo andare controcorrente e non subire i diktat di chi comanda (nel suo caso, gli ostacoli erano interposti dal capo-villaggio scettico verso la sua idea). È facile seguire “il pensiero comune”, aderire a questa o a quest’altra analisi proposta “dall’esperto di turno”. Più difficile è analizzare la realtà partendo da una riflessione e da un’osservazione personale: pensare con la propria testa è un lusso dimenticato da molte persone, le quali si lasciano condizionare da un certo telegiornale, da un certo politico, dai colleghi, ecc. Ciò ha portato a un appiattimento culturale, a un forte egoismo ed edonismo, alla paura di esprimere in modo libero le proprie idee… È in atto un processo di globalizzazione culturale che sta trasformando molte società in grandi centri commerciali…

Per realizzare quindi buone azioni per sé, per gli altri e per il pianeta, è necessario considerare gli aspetti etici e cercare di seminare bene. I nostri futuri raccolti dipenderanno dalle scelte e dalle azioni che compiamo nel presente.

In questo numero 4 di Culture Nature Magazine gli articoli proposti rispecchiano proprio queste riflessioni. Negli scritti si parla del “valore delle differenze”, di evoluzione personale e sociale rispettando i delicati equilibri ambientali, e si parla di libri che esprimono l’importanza sia della meditazione, sia delle riflessioni sul proprio presente e sul proprio passato. Alcune sezioni vedono il contributo di donne impegnate a gettare semi positivi nel mondo attraverso progetti diretti a un’evoluzione individuale.

                                                               Silvia C. Turrin

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