Novembre ci ha trasportati ormai nel pieno della stagione autunnale. E i ritmi di questo periodo – spesso frenetici, per i vari impegni quotidiani – non ci fanno percepire pienamente la meraviglia delle suggestive trasformazioni che avvengono in Natura.
Correndo di qua e di là di continuo ci perdiamo la magia delle piccole cose, come i mutamenti cromatici tipici del foliage o lo sbocciare di nuovi fiori.
Da ormai 3 anni, abito a due passi – nel senso letterale e reale del termine – da un bosco. Ogni giorno, la famiglia di alberi attorno a me mi regala tanta poesia e bellezza.
Al mattino presto, mentre pratico yoga mi sento avvolta dalla loro stabilità, dal loro equilibrio e dalla loro placida tranquillità.
La stagione autunnale invita a una maggiore riflessione e a pause meditative.
Novembre è proprio un mese ideale per prepararsi all’arrivo dell’inverno. In questa fase dell’anno è importante regalarsi momenti introspettivi per armonizzare il sistema nervoso e per sviluppare equilibrio interiore.
Tra le pratiche che favoriscono quiete e armonia suggerisco la “Meditazione con i fiori di camomilla”, che descrivo all’interno de “Il libro delle Meditazioni con i fiori”. Tale pratica meditativa è associata proprio al mese di novembre.
Perché una meditazione con i fiori di camomilla?
Conosciuta e apprezzata sin dall’antichità, la camomilla veniva già utilizzata a scopo terapeutico da Egizi e Greci. Era considerata un fiore nobile che discende dal Sole e dalla Luna.
L’antico manoscritto anglosassone chiamato Lacnunga (che significa “rimedi”) la definisce come una delle nove piante sacre tra le più potenti.
La varietà di cui parlo nel mio libro è la Matricaria. Questa denominazione deriverebbe dal latino, matrix, che significa “utero”; altri studiosi ritengono che il nome derivi da mater, cioè “madre”. Non è un caso che la camomilla sia l’infuso più adatto e consigliato per tranquillizzare i bambini.
Proprio per la sua potente azione calmante, è un rimedio naturale ideale per ritrovare armonia. Il profumo dei suoi fiori infonde quiete e dolcezza come l’abbraccio di una madre.
A livello energetico, agisce positivamente sul Sahasrara chakra e l’Ajna chakra, stimolando serenità, protezione, visione profonda.
Oltre alla pratica meditativa sui fiori di camomilla, nel libro suggerisco la preparazione dell’infuso e l’impiego a livello cosmetico dell’idrolato di camomilla, che purifica e lenisce la pelle, in particolare del viso.