“Qui la lavanda profuma il cielo e la terra, e gioca con le ombre e con la luce”.
Così Jean Giono descriveva i paesaggi tra Sault, Le Contadour e il Plateau d’Albion; Nell’aria la fragranza inconfondibile della lavanda, pianta simbolo per eccellenza della Provenza. Ed è proprio nei luoghi che furono tanto cari a Giono che si ammirano, in estate, splendidi campi fioriti dai cromatismi viola e blu.
Molti amici e conoscenti, immancabilmente ogni anno, sapendo della mia passione per questa pianta e per questa terra (ho scritto persino un Romanzo dal titolo “Un’altra vita in Provenza”) mi chiedono qual è il periodo migliore per vedere le distese fiorite.
Per rispondere, occorre sempre precisare la zona che si vorrebbe visitare. Nel caso di Sault e dintorni, la lavanda vera (che non è il lavandin, una varietà più diffusa, facile da coltivare, ma meno pregiata) inizia a colorare i paesaggi verso la fine di giugno. Nel mese di luglio la lavanda diffonde tutta la sua poetica bellezza. In genere, è nelle prime settimane di agosto che poi avviene la raccolta, per produrre il profumatissimo e benefico olio essenziale.
Con i mutamenti del clima, la tradizionale stagionalità della fioritura della lavanda può variare, in base all’andamento delle temperature e alla quantità di pioggia caduta nei mesi precedenti. È per questo che negli ultimi anni, già all’inizio di agosto, è facile vedere i campi di lavanda già sfalciati.
Il villaggio di Sault, a 760 metri sul livello del mare, si erge su uno sperone roccioso ed è famoso proprio perché è una delle tappe più importanti del cosiddetto “percorso della lavanda”. A Sault, da vari punti privilegiati, si ammirano a perdita d’occhio campi di lavanda. I turisti, in estate, sono numerosissimi, provenienti da varie zone del mondo, e il loro numero si moltiplica in occasione della Festa della Lavanda, che viene celebrata ogni anno il 15 agosto.