L’autunno è una stagione perfetta per disintossicarsi. Non solo nutriamo il nostro organismo con alimenti sani, ma lo rafforziamo grazie all’eliminazione delle tossine. Quando si parla di dieta è sempre bene rivolgersi a un medico nutrizionista. Tuttavia, svariati e utili consigli li possiamo trovare nel libro Detox (Edizioni Il Punto d’Incontro) scritto da Cristopher Vasey, naturopata svizzero, autore di diverse pubblicazioni di successo incentrate sul rapporto benessere e alimentazione.
Il volume qui segnalato, oltre ad avere una grafica e un’impaginazione accattivanti, è strutturato in maniera tale da coinvolgere attivamente il lettore, tanto da seguirlo “virtualmente”, per un intero mese, passo per passo, in un Programma Benessere.
Durante la Prima settimana si comincia a eliminare le tossine stimolando l’intestino e bevendo tanta acqua. A tal proposito, Cristopher Vasey ci suggerisce di assumere la tintura madre di frangola (le cui dosi sono soggettive, per cui bisogna valutarne l’efficacia partendo da poche gocce, come spiegato nel testo). La frangola (Rhamnus frangula), in particolare la sua corteccia, è utile per stimolare le funzioni intestinali. Questa azione della frangola deriva dalle sostanze antrachinoniche, che agiscono naturalmente sull’intestino crasso stimolandone il tono e l’ampiezza dei movimenti, e facilitando così la peristalsi. L’altro passo fondamentale nella prima settimana Detox è assumere il giusto quantitativo di acqua. Vasey ci ricorda che il fabbisogno quotidiano di acqua è di circa 2,5 litri e che con “fabbisogno d’acqua del corpo” si intende la quantità di liquido eliminata ogni giorno dall’organismo.
“Il liquido perduto va tassativamente reintrodotto mediante un apporto equivalente, cosicché l’organismo non ne sia carente e mantenga una situazione di equilibrio idrico” afferma Vasey.
Durante la seconda settimana il Programma Benessere prevede la stimolazione del fegato e dei reni. Per far ciò, si sostituisce l’assunzione della frangola con lo psillio, integratore alimentare ricco di fibre derivante dai semi di una pianta appartenente alla famiglia della piantaggine. Lo psillio è generalmente indicato per le stipsi croniche, in quanto efficace e innocuo lassativo naturale. Questa sua funzione è possibile grazie alla presenza di una mucillagine, che al contatto con l’acqua si rigonfia e aumenta di volume. I semi di psillio contengono circa il 30% di fibre. Per stimolare il fegato, in questa seconda settimana Cristopher Vasey suggerisce l’impiego di piante medicinali, quali il carciofo, il tarassaco, il ramolaccio, il rosmarino. Per stimolare i reni, invece, meglio preferire la betulla, l’erica, l’uva ursina e la solidagine.
Monodieta e riduzione del sale sono i punti centrali della terza settimana del Programma benessere. Vasey invita ad assumere i semi di lino per stimolare l’intestino. I semi di lino hanno un alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, fonte vegetale di omega3; inoltre, hanno un effetto addolcente grazie anche alla presenza di mucillagini, ovvero fibre solubili che aiutano a prevenire la stipsi.
Durante la quarta e ultima settimana del Programma benessere Detox curato da Cristopher Vasey si segue una dieta ipotossica. Il naturopata svizzera consiglia di sostituire i semi di lino con le prugne, ricche di fibre, nonché di sorbitolo, zucchero che innesca processi osmotici che attirano nel colon l’acqua contenuta nei tessuti. Ciò facilita le funzioni di evacuazione. Si prosegue poi con l’assunzione di pilosella, erba amara che agisce favorevolmente sulle basse vie urinarie: serve per stimolare i reni.
Il volume, oltre a preziosi consigli, è arricchito da spazi specifici che permettono di annotare gli effetti e le sensazioni che si manifestano durante le quattro settimane del Programma Benessere. Vasey ricorda che col programma Detox si intende ristabilire il funzionamento ottimale del fegato, dell’intestino, dei reni, della pelle e dei polmoni, oltre che favorire l’eliminazione delle tossine. Detox è un libro che invita a ritrovare la vitalità in modo sano e naturale.
Silvia C. Turrin