Frasi minimali, succinte ma pregne di significato, in cui il poeta traspone in parole le proprie suggestioni. È la tradizione degli haiku, tipica della cultura più antica del Giappone. In essa ritroviamo numerosi riferimenti alla filosofia Zen, che ne costituisce proprio un elemento fondante. Solitudine, nostalgia, pace interiore, armonia con la natura sono alcuni degli stati d’animo di questi brevi, essenziali componimenti poetici. Ispirandosi a tale letteratura nipponica, il vocalist e musicoterapeuta Lorenzo Pierobon ha realizzato un nuovo cd intitolato proprio haiku. Il risultato è un percorso di undici brani interpretati secondo gli stilemi del canto armonico. Protagonista assoluta è la voce di Lorenzo Pierobon, che trasforma una semplice nota in un mondo sonoro variegato e multiforme: così che questo mondo può essere interpretato da ciascun ascoltatore in modo soggettivo, a seconda delle suggestioni evocate e del proprio paesaggio interiore. Ogni traccia è sviluppata senza orpelli, senza strumenti musicali, né voci altre: un lavoro che metaforicamente trasla in musica immagini ed emozioni che affondano nel mondo Zen, privo di un inizio e di una fine. Il cammino vocale evoca una sorta di circolarità attraverso gli armonici (overtones), spiegati tra l’altro nel libro Suoni dell’anima, l’essenza nascosta della voce (Minerva, 2009) scritto a quattro mani da Lorenzo Pierobon e Veronica Vismara. Partendo da una sola nota, da un solo vocalizzo, il maestro di canto armonico crea una sequenza multidimensionale di suoni, che rappresentano quelli posti al di sopra della nota iniziale che funge da perno. Solo ascoltando e soprattutto vocalizzando gli armonici si può comprendere davvero questo canto, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e travalicano frontiere sia culturali, sia geografiche. Li ritroviamo in Mongolia, in Tibet, così pure nelle espressioni liturgiche tipicamente Gregoriane, quindi impregnate di Occidente e Cattolicesimo. A differenza degli haiku, che esprimono chiaramente le concezioni filosofiche tipicamente orientali, gli armonici non possono essere inquadrati in nessuna cultura, né in alcuno spazio fisico. Sono “semplici” canti che risuonano nella persona, tra l’individuo e l’ambiente. Il processo sonoro è duplice: dall’interno del corpo la voce si propaga espandendosi all’esterno, creando un legame tra micro e macrocosmo. Ecco perché chi pratica il canto degli overtones avverte sensazioni che vanno oltre la materia e la realtà tangibile, per approdare a una dimensione di profonda spiritualità. Questo lo si avverte ascoltando il progetto haiku realizzato da Lorenzo Pierobon, musicoterapeuta versatile che dimostra ancora una volta la sua sensibilità sonora attraverso note misurate, altamente evocative.
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