“La strada che conduce verso la salute consiste nel farsi un bagno aromatico e un massaggio profumato al giorno”. Così affermava già nel IV secolo a.C. Ippocrate, colui che ha gettato le basi della moderna medicina, superando pratiche tradizionali basate sui riti e sulla magia. Fu Ippocrate, pioneristicamente, a considerare la malattia come disturbo dell’equilibrio naturale. Tra le cure da lui suggerite rientravano i massaggi e i bagni di essenze aromatiche.
L’utilizzo degli oli per il benessere psico-fisico si perde nella notte dei tempi. Egizi, greci e antichi romani utilizzavano essenze come mirra, cedro, rosa, bergamotto e menta per profumare ambienti e per l’igiene quotidiana, ma anche per le celebrazioni religiose, poiché gli effluvi sprigionati da sostanze aromatiche erano considerati elementi di unione tra terra e cielo. In India, antica e diffusa è la tradizione dei massaggi con oli specifici, a seconda della costituzione psico-fisico-energetica della persona. Sebbene la storia delle essenze abbia origini remote, solo agli inizi del ventesimo secolo si parla ufficialmente di “aromaterapia”, grazie ai lavori compiuti dal chimico francese René-Maurice Gattefossé, considerato il padre fondatore di questa affascinante disciplina, oggi riscoperta e rivalorizzata.
Tra gli esperti in Italia di aromaterapia vi è certamente Luciano Cognola, ricercatore e divulgatore nell’ambito della medicina naturale, autore di testi quali Aromaterapia. Guida agli oli essenziali e al loro utilizzo per la salute e il benessere (Grafiche Futura Edizioni, 1999) e I segreti della nuova aromaterapia (Sì Edizioni, 2009). Nei suoi scritti spiega in dettaglio cosa sono e come si utilizzano gli oli essenziali, sostanze non grasse, a dispetto del nome, prodotte dal metabolismo delle piante. “Essi rappresentano l’anima del mondo vegetale – spiega Luciano – e possiamo definirli eterei in quanto evaporano a contatto con l’aria. Il loro profumo protegge la pianta dall’azione distruttiva di agenti esterni”. L’olio essenziale è quindi un estratto fitochimico scelto e selettivamente estratto attraverso vari procedimenti, come la distillazione a vapore, l’estrazione con solventi, la spremitura, la macerazione o l’enfleurage, impiegato soprattutto per prodotti cosmetici.
Non tutti gli oli, però, sono innocui per l’uomo. Come ha sottolineato Luciano: “È importante conoscere bene le loro proprietà ed i loro effetti. Tutti gli elementi viventi, quindi anche gli oli essenziali, possiedono una carica elettrica che si può misurare, una energia vitale che si trasmette a chi viene in contatto con essi. Attraverso misurazioni scientifiche si è dimostrato che anche solo annusando un olio essenziale l’energia dell’organismo si modifica, portando cambiamenti a livello emozionale. Questa energia vitale caratterizza tutti gli oli essenziali naturali e puri. Gli oli essenziali interagiscono con l’organismo umano a livello fisico, psico-emozionale e spirituale”.
Gli oli essenziali sono concentrati in diverse parti della pianta: per esempio, l’incenso deriva dalla resina, la cannella dalla corteccia, l’eucalipto dalle foglie, il cedro dal legno, la rosa dai fiori. L’albero dell’arancio è un caso interessante, perché da esso si ottengono varie essenze: il petit grain dalle foglie, il neroli dai fiori, l’essenza di arancio dolce dalle bucce dei frutti. Ciascun olio essenziale e le varie miscele si utilizzano in funzione del disturbo che si vuole trattare o del risultato che si vuole raggiungere. Alcune essenze, come quella di lavanda e quello di melaleuca, hanno incredibili proprietà lenitive e curative. La prima è un antinfiammatorio naturale, in caso di punture di insetti o arrossamenti della pelle; è calmante (basta inalare alcune gocce tramite diffusore o fazzoletto imbevuto di essenza); favorisce inoltre la rigenerazione delle cellule (grazie al massaggio o a impacchi) ed è impiegata nei cosmetici per il trattamento di pelle grassa e impura (alcune gocce di essenza si possono aggiungere a shampoo). L’olio di melaleuca, chiamato anche tea tree oil, viene estratto dai rametti e dalle foglie dell’albero del tè, pianta originaria dell’Australia, impiegata dai popoli aborigeni per preparare rimedi contro tosse, mal di testa, ferite e tagli della pelle. Il tea tree oil può essere usato puro in caso di ustioni e contusioni oppure unito e miscelato a soluzioni oleose e a creme per vari problemi cutanei, come l’acne e le micosi.
Gli oli essenziali vengono assunti attraverso due vie: quella esterna (inalazione, bagni, assorbimento epidermico, massaggi) e quella interna (assunzione orale). Tutti i naturopati specializzati in aromaterapia sottolineano che entrambe le soluzioni devono essere monitorate e, soprattutto, l’uso interno (assunzione per bocca) deve avvenire sotto il controllo di esperti del settore (in special modo per le donne in gravidanza).
John Steele, aromaterapeuta di Los Angeles, consiglia questo test cutaneo per ridurre al minimo la possibilità di reazioni allergiche quando si usa per la prima volta un olio essenziale: bagnare con una goccia di essenza un bastoncino con cotone idrofilo, passarlo all’interno del polso o del gomito e coprire la zona con una benda. Se dopo 24 ore non compaiono né prurito, né rossore si può usare tranquillamente l’essenza scelta.
Oltre al massaggio con gli oli essenziali (da unire sempre a un olio di base come quello di mandorle dolci, di oliva o di sesamo), è particolarmente rigenerante il bagno aromatico. Valerie Ann Worwood, autrice di un libro indispensabile per approfondire queste tematiche, ovvero Guida completa all’aromaterapia (Macro Edizioni, 2002), consiglia alcune miscele di oli per sperimentare bagni tonificanti. Tra queste suggerisce 4 gocce di lavanda e 4 gocce di lemongrass; in alternativa: 6 gocce di arancio amaro e 2 di timo linalolo. Per combattere la cellulite la Worwood propone alcuni composti: 4 gocce di patchouli e 8 di salvia; oppure 6 gocce di limone e 6 gocce di origano. Le essenze è meglio aggiungerle ai sali da bagno o ai bagnoschiuma naturali
Per chi invece ama gli effetti olistici del massaggio, una buona miscela per tonificare il corpo è la seguente: 10 gocce di basilico, 15 gocce di lavanda e 5 di lemongrass. Per un massaggio anti-cellulite: 8 gocce di finocchio, 10 di limone e 12 di pompelmo.
L’utilizzo degli oli essenziali durante il massaggio non fa bene solo al corpo, ma anche alla psiche e alla parte più emozionale della persona. Infatti, molte ricerche hanno dimostrato che i profumi agiscono sulla stessa attività cerebrale, come evidenziato da Alan Hirsch, neuropsichiatra e direttore del Centro per la ricerca e il trattamento dell’olfatto e del gusto di Chicago, il quale ha constatato dagli studi sulla frequenza delle onde cerebrali che il profumo di lavanda fa aumentare nella parte posteriore della testa le onde alfa, associate al rilassamento.
Per approfondire le proprietà delle piante e l’aromaterapia, consigliamo di contattare direttamente Luciano Cognola:
tel. 0187-823224
Il Giardino degli Angeli
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