Jon Kabat-Zinn è noto soprattutto per aver sviluppato il programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (MBSR) e aver portato la meditazione in ambito clinico. Autore di diversi testi legati alla Mindfulness, Jon Kabat-Zinn è una di quelle voci occidentali che esaltano la pratica quotidiana della “presenza mentale” nei piccoli e grandi gesti, nonché nelle semplici e importanti scelte esistenziali. Ispirandosi al pensiero orientale, che da millenni attribuisce grande rilevanza all’addestramento della mente per nutrire consapevolezza, compassione, equanimità, Kabat-Zinn ha voluto inserire proprio questi concetti e pratiche nel rapporto tra genitori e figli, descrivendo la sua diretta esperienza in un testo specifico scritto a quattro mani insieme alla moglie Myla. Nella nuova edizione del libro Il genitore consapevole edito da Corbaccio (la prima pubblicazione in Italia è del 1997) conosciamo il medico-biologo statunitense nella veste di padre. Un “ruolo” difficile e al contempo meraviglioso.
La parola chiave per rendere più semplice e costruttivo tale ruolo è “consapevolezza”: esseri genitori consapevoli significa in primis “accettare i figli per ciò che sono”, affermano Jon e Myla, senza idealizzarli, né perseguitarli o opprimerli a seconda dei capricci, dei gusti, delle opinioni di mamma e papà. Proprio come insegnano le filosofie orientali, giudicare l’altro è sempre un atto dettato dall’ego e quindi giudicare i figli – come evidenziano gli Autori – significa portarsi a un diverso livello rispetto a loro, e di conseguenza significa isolarsi, allontanarsi come genitori.
Il volume, scritto con linguaggio chiaro e preciso, è un percorso che descrive una sorta di mappa orientativa per tutti quei genitori che vogliono davvero ascoltare e comunicare coi propri figli, in particolare quando il felice e giocoso periodo dell’infanzia – pur soggetto a varie difficoltà – cede il passo alla fase complessa e delicata dell’adolescenza. Jon e Myla non descrivono la loro esperienza e quella di conoscenti, amici, clienti come idilliaca, in quanto influenzata dalla consapevolezza e dal discernimento, piuttosto illustrano come affrontare certe situazioni più o meno complicate ispirandosi a una prospettiva fondata sulla presenza mentale, in cui sono altresì centrali i valori familiari (come l’empatia, l’accettazione, la responsabilità e il rispetto) e una visione non eccessivamente materialistica della vita. Tra i tasselli più interessanti in termini pratici di questa “mappa orientativa per genitori” troviamo il capitolo “Scelte di consumo”, in cui gli Autori, per esempio, suggeriscono di non sballottare il bambino dal seggiolino dell’auto alla culla, al passeggino… ma invitano a portare con sé i figli, un po’ alla maniera delle donne africane le quali nei lavori di ogni giorno hanno spesso, se non sempre con loro i bambini avvolti in una fascia e portati comodamente sulla schiena. Anche l’occidente, attraverso la marsupioterapia ha confermato i benefici del contatto tra mamma/papà e figlia/o.
Oltre a una serie di preziose indicazioni su come essere un genitore consapevole, Jon e Myla regalano anche pillole di saggezza estrapolate dallo zen, dal sufismo, da monaci come Thich Nhat Hanh e da scrittori illustri come T.S. Elliot, terminando poi con 12 esercizi per essere genitori consapevoli.
Silvia C. Turrin
Myla e Jon Kabat-Zinn
Il Genitore Consapevole
Corbaccio Editore, nuova edizione 2014