È una fase molto complessa per l’umanità.
La questione ambientale appare messa in disparte, sebbene il global warming (l’aumento della temperatura sul nostro pianeta) stia provocando sempre più effetti preoccupanti e da non sottovalutare – tra l’altro impensabili qualche decennio fa (anche se vari studi realizzati già negli anni ’70 del secolo scorso segnalavano il pericolo di un aumento della temperatura globale a causa dell’inquinamento atmosferico provocato dalle attività umane) –, come i 20° in Antartide!
Oltre alle crisi migratorie – spesso, ma non soltanto causate dai problemi ecologici collegati al global warming (si pensi ai casi di siccità e le alluvioni in Africa), l’umanità sta conoscendo le conseguenze nefaste di un abuso della tecnologia digitale.
La dipendenza dai social e dal web – tramite smartphone e tablet – crea disturbi comportamentali come l’isolamento o la dissociazione dalla realtà. Ansie, percezioni errate, problemi di insonnia sono alcuni dei vari effetti preoccupanti della dipendenza dalle nuove tecnologie.
Aneliamo la cosiddetta “realtà aumentata” quando non percepiamo neppure in maniera consapevole la vera realtà quotidiana…
A tutto ciò si è aggiunta l’angoscia per l’inaspettata diffusione mondiale di un virus – si dice, “nato” in Cina. Una minuscola forma di vita che ci sta mostrando le nostre fragilità e, al contempo, come tutto sia interrelato e quanto siamo interrelati gli uni con gli altri, a dispetto di queste “decantate” frontiere.
Parlando con alcune persone che ci seguono e che partecipano ai nostri seminari e Per-Corsi di Meditazione-Mindfulness abbiamo percepito nelle loro frasi ed espressioni una sottile forma di paura, talvolta inconscia.
È per questo che nel recente workshop da noi organizzato abbiamo inserito la pratica dell’Abhaya Mudra.
Abhaya in sanscrito indica “l’assenza di paura”.
È un gesto della mano molto potente, che simboleggia protezione, pace, benevolenza.
È un gesto che dissolve le paure.
Lo abbiamo visto compiere da guru e da Maestri di meditazione in Asia. Lo abbiamo “incontrato” anche studiando il Buddhismo Theravada. Diverse statue raffigurano il Buddha mentre compie questo gesto.
Quando un Maestro compie questo Mudra offre protezione, allontanando le energie negative e liberando il discepolo dalla paura. Un’antica leggenda racconta di come Buddha riuscì a calmare un elefante infuriato proprio grazie all’Abhaya Mudra. Quando Buddha mostrò questo gesto all’elefante, il grande pachiderma si acquietò.
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