Bhavana Om è un artista dell’anima, che sa parlare all’anima. Creare, per lui, è sinonimo di libertà ed è quindi difficile “catalogare” le sue opere, sebbene si inquadrino nel territorio dell’astrattismo e della ricerca contemporanea. Rimane quindi limitante rinchiudere la sua arte in uno schema concettuale ben preciso, poiché Bhavana Om è sospeso tra Occidente e Oriente.
Mescola astrattismo con riferimenti al movimento informale, usando i colori come fossero materia prima da plasmare.
Il suo è un gioco di ombre e luce, caldo e freddo. In tutto questo rimane centrale la filosofia del reuse & recycle. E nella sua arte il richiamo all’ecologia è forte. Così come è forte l’influsso della musica, della danza e della poesia.
“Sguardi d’Arte” è un ArtBook in cui ha raccolto alcune delle sue opere. La scelta segue un percorso concettuale le cui tappe sono: Silenzio, Contemplazione, Meditazione Non-Duale, Connessioni, Metamorfosi Pittorico-Impermanenti e Flusso di Coscienza Creativa.
Gli “Sguardi d’Arte” di Bhavana Om rappresentano un viaggio nei colori dell’anima. L’anima dello stesso artista, ma anche l’anima di chi osserva con attenzione le sue creazioni. Chi, infatti, si addentra nelle opere di Bhavana Om – non solo con il senso visivo – scopre un mondo immaginario, al contempo reale, composto da un mosaico cromatico variegato. La mescolanza, non casuale, di diverse sfumature rompe gli schemi di una monotonia esistenziale sempre più tendente a paesaggi emozionali cupi. È una rottura artistica e anche umana, perché l’uso del colore che ne fa Bhavana Om mette in risalto sì la complessità della Vita, ma anche la sua bellezza. Le opere di questo artista diventano quindi messaggi rivoluzionari per un mutamento di prospettiva, che parte da un cambiamento individuale e che prosegue verso un cambiamento più vasto.
L’ArtBook “Sguardi d’Arte” è disponibile online:
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Il suo pseudonimo – BHAVANA OM – non è scelto a caso.
Bhavana in sanscrito significa “creazione mentale”, ma è anche traducibile come “meditazione”, “contemplazione” o ancora “sviluppo mentale”.
Bhavana è un termine ampiamente utilizzato nella tradizione buddhista Theravada, ed è spesso associato ad altre parole strettamente legate alla pratica meditativa. Per esempio, quando si sviluppa la concentrazione e si raggiunge uno stato di quiete si parla di Samatha-Bhavana.
La scelta di chiamarsi Bhavana non è dunque un caso. Questo nome sintetizza perfettamente il suo amore per l’Asia e per quelle pratiche contemplative, come la meditazione buddhista, che sviluppano pace, serenità, armonia, compassione (da cum patior), equanimità e gioia.