Armida Carminati e Marzia Dorini lavorano presso asili nido, spazi gioco e nei centri della prima infanzia. Le esperienze in questi ambienti e la loro interazione con i bambini le ha portate a formulare una serie di considerazioni legate al mondo sonoro infantile: si sono accorte di quanto i rumori della società – derivanti dai telefonini, dai clacson, persino dalle voci ad alto volume degli adulti – possano avere effetti negativi sull’educazione sonora dei bambini e sul loro modo di esplorare non solo il mondo esterno, ma anche se stessi. “Giocare” coi suoni in modo sano e naturale risulta difficile in alcuni contesti troppo caotici. Da qui l’idea di Armida e Marzia di creare un ambiente protetto dove i piccoli abbiano l’opportunità di esaminare i suoni, in modo educativo e coinvolgente. In questo ambiente hanno dato spazio a strumenti musicali e a oggetti costruiti da loro stesse e dai bambini. Si è così sviluppato un percorso sonoro grazie al quale vengono stimolate l’immaginazione e la creatività: i bambini trovano i canali giusti per esprimere le loro emozioni, per raccontarsi e per interagire in modo nuovo, ludico ed istruttivo con i genitori o con nonni, zii.
Questo percorso così educativo e al contempo divertente viene raccontato dalle stesse Armida Carminati e Marzia Dorini nel volume Ascolta il mio suono (ed. La Meridiana, 2012). Il testo, scritto in maniera semplice e diretta, descrive quali strumenti impiegare per permettere ai bimbi di esplorare, giocando, il mondo dei suoni attraverso per esempio le scatole sonore. Questi oggetti si possono realizzare come un “fai da te”, basta avere a disposizione: diverse scatole di molteplici forme, altezze e di materiale vario (metallo, cartone, plastica); granaglie, palline di ferro, sale grosso, tappi di metallo, pezzetti di plastica. Le scatole sonore si creano mettendo insieme materiali diversi. Il risultato è divertente, perché l’incontro/scontro degli oggetti scelti dà vita a differenti sonorità. Si possono creare scatole da agitare, sorta di “maracas artigianali” (derivanti per esempio da contenitori ovali) oppure scatole da capovolgere, che diventano tubi della pioggia (servono scatole molto lunghe). Un’altra idea proposta da Marzia e Armida segnalata nel libro è il cesto del temporale, che può essere usato per la sonorizzazione di storie in cui riecheggiano vento, pioggia, tuoni. Altro spunto interessante estratto da Ascolta il mio suono è la realizzazione dei libri sonori, che si possono costruire partendo da cartone ondulato, stoffe morbide (come velluto, pile, lana), carte fruscianti (involucri delle uova di Pasqua), buste trasparenti, riso, piccole conchiglie, cereali.
Come suggeriscono le due autrici, dal cartone si ritagliano delle cornici a cui andranno fissate le buste trasparenti riempite con il materiale scelto. Il percorso elaborato da Marzia e Armida è ancor più ricco di altri tasselli, come i giochi con l’acqua e la casa del suono. Le attività da loro proposte da un lato stimolano l’abilità manuale e la creatività nei bambini, dall’altro offrono strumenti educativi, ma divertenti per esplorare il mondo variegato dei suoni. Al centro di tutto viene posto il bambino, con un’attenzione particolare alla sua crescita in contesti in cui i suoni rappresentano un indispensabile elemento pedagogico.
Armida Carminati – Marzia Dorini
Ascolta il mio suono. Giochi sonori per la prima infanzia
Edizioni La Meridiana, 2012
€ 13,50
Articolo di Silvia C. Turrin© pubblicato sul sito di Amadeus