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Piaceri semplici per mente e corpo

Il pianista e ingegnere del suono inglese negli ultimi anni ci sta regalando interessanti produzioni new age. Ne è un esempio Simple pleasures da cui emerge una sonorizzazione dai toni a tratti ambient perfetta per piacevoli momenti di relax


Ogni suo progetto musicale prende forma e si sviluppa nello studio denominato Musiklab, ubicato in quel di Worcester. Questo laboratorio artistico rappresenta l’inevitabile approdo di chi la musica l’ha sempre vissuta in modo viscerale, come è il caso del trentaduenne inglese John Hartley. Suoni, ritmi, polifonie hanno accompagnato ogni momento più o meno importante della sua esistenza, sin da piccolissimo. A soli sette anni, oltre che studiare pianoforte, ha iniziato a registrare sue composizioni come una sorta di enfant prodige, per poi immergersi nello studio del clarinetto e del canto. Durante l’adolescenza, il richiamo del jazz ha fatto breccia in lui portandolo ad addentrarsi nell’improvvisazione e nei vari stili tipici di questo genere. Grazie ad un’importante esperienza lavorativa e formativa in uno studio di registrazione di Birmingham, il nostro si è trasformato in un abile ingegnere del suono, esperto di missaggi e programmazione, tanto da dar vita al suo personale laboratorio in cui realizzare musica quasi a 360 gradi. Oltre che masterizzare, produrre, editare lavori altrui (segnaliamo per esempio Silent Whispers di Mark Britten e Truly My Soul di Sam Hyman), Hartley compone interessanti produzioni che abbracciano la musica e la filosofia new age. L’obiettivo è quello di creare ambienti sonori che invitano a distendere i sensi, a rilassare la mente, a entrare in una dimensione avvolta solo da armonia. Parafrasando il titolo di un suo album, si può dire che si propone di diffondere “messaggi olistici” di ben-essere, come dimostra proprio Holistic Massage, un cd che propone oltre settanta minuti di carezze musicali. “Comporre questo lavoro è stato piacevole in ogni senso, racconta Hartley. L’idea era quella di sviluppare un sottofondo melodico, adatto in particolare ad intensificare gli effetti positivi di un massaggio. Amo in particolare “The Rose”, la prima traccia, perché i fraseggi delicati del piano che l’accompagnano possono intendersi come la porta d’ingresso di un viaggio verso il piacere e il relax”. In effetti, come si legge nel booklet, il contatto leggero ma efficace delle mani sul corpo favorisce un profondo rilassamento interiore, oltre che fisico, ed è stato proprio questo pensiero che ha guidato l’intero processo compositivo di questo delizioso disco. “La musica ha in sé il potere di modificare gli stati fisici ed emozionali di noi tutti – spiega Hartley – e i suoi benefici aumentano ancor di più se i suoni si uniscono agli inebrianti oli dell’aromaterapia, a un caldo e profumato bagno e alla luce soffusa di candele speziate”.

Trasmettere benessere totale è un obiettivo per lui centrale, che lo ha spinto a realizzare un altro album, Simple pleasures, intriso di atmosfere suadenti, morbide e calde come un abbraccio. “L’ho scritto, commenta, per aiutare le persone a eliminare le tossine e lo stress con l’aiuto di motivi musicali romantici. Sono stato contento che la mia amica Rachel abbia trovato il tempo di suonare in alcune tracce. È un’ottima flautista ed è riuscita a creare suoni meravigliosi valorizzando ancor di più i miei pezzi”. Hartley è stato accompagnato in quest’altro viaggio rilassante, oltre che da Rachel Gurney, anche da Clive John alla chitarra e da Lauren Turner al piano. Prezioso è anche il booklet di questo cd, in quanto fornisce informazioni sulle varie tecniche di rilassamento, utili soprattutto per i neofiti di un approccio che aiuta a vivere meglio, prendendosi cura di se stessi. Da Simple pleasures abbiamo selezionato come sampler per la nostra compilation “White Gold”, uno dei brani più evocativi e soffici con il suo intreccio strumentale e orchestrale. “Scrivendolo –  sottolinea ancora Hartley – desideravo creare un pezzo che invitasse a sognare e, perché no, anche a rivivere ricordi legati alla magia dell’infanzia”.

L’intero lavoro è davvero un’esplorazione, nella memoria, ma soprattutto nella ricerca della quiete interiore e della distensione del corpo. È una piacevole fuga da stress e da ansie. Un viaggio che si può compiere anche stando comodamente adagiati nella propria vasca da bagno, circondati da candele speziate, come suggerisce Hartley, e in sottofondo la sua musica olistica.

Silvia C. Turrin©

 

 
 
 

 

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