Nel 1994, terminava ufficialmente l’apartheid in Sudafrica, una lunga, tormentata epoca impregnata di razzismo. In quello storico anno nasceva la “nazione arcobaleno”, sostenuta dalla presidenza di Nelson Mandela. La democrazia che la società sudafricana vive oggi è stata il frutto delle lotte portate avanti, nei decenni precedenti, da uomini e donne comuni, da studenti, da attivisti per i diritti civili, da artisti ed esponenti dell’intellighenzia africana, e da figure politiche dotate della consapevolezza di poter modificare lo status quo edificato con tanta tenacia da una minoranza bianca auto-definitasi “popolo eletto”.
Un ruolo importante nell’infondere orgoglio e speranze tra i neri sudafricani lo ha avuto il Black Consciousness Movement (BCM), il movimento della Consapevolezza Nera, il cui maggiore esponente è stato Stephen Biko (1946-1977).
Il presente saggio descrive il contesto storico in cui fu attivo il BCM (anni ’60 e ’70 del XX secolo), gli influssi (Frantz Fanon, Malcolm X, il Black Power afro-americano) ai quali si sono ispirati i componenti del movimento, oltre che le iniziative realizzate per trasformare il nero sudafricano non più oggetto della storia, ma soggetto attivo, artefice della sua stessa liberazione dal razzismo. L’intento del volume è illustrare la complessità del movimento, il suo richiamo verso la liberazione psicologica e la formazione di un’identità black positiva, nonché l’impatto che ha avuto sullo sviluppo di una nuova generazione di sudafricani più sicura delle proprie potenzialità di cambiamento sociale. Una generazione che costituì linfa vitale per la rinascita dell’African National Congress dopo la rivolta di Soweto. Non a caso, il 12 settembre 1997, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Biko, Mandela ha pronunciato queste parole: “La spinta propulsiva della Consapevolezza Nera è stata quella di iniettare orgoglio e unità tra tutti gli oppressi, di sventare la strategia del divide et impera, e di generare nel popolo la fiducia di poter sconfiggere l’oppressione”.
Grazie alla Erga, casa editrice – con sede a Genova – seria e affidabile, attenta a determinate tematiche storico-sociali e politiche, diffondo questo mio scritto per ricordare Biko, il BCM e per sottolineare come gli spettri del razzismo non debbano Mai essere dimenticati per non permettere a folli politici – molti ancora in circolazione – di attuare politiche segregazioniste e separatiste.
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Recensione del mio libro nella Rubrica libri di Focus on Africa